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mercoledì 14 gennaio 2015

Questione di gambe

Quando penso a come sta cambiando la mia vita in questi ultimi mesi ho il mal di testa. Questa storia della ruota che gira per tutti è proprio vera e io alle volte ho le vertigini.
Nella vita nessuno ti regala niente, quanto è vero. Ma è vero pure che se hai tanta forza di volontà e credi veramente in quello che fai, alla fine riesci. E così oggi sorrido se penso alle giornate intere passate dietro al botteghino della Multisala, chiusa in una gabbia come un animale, a discutere sul costo dei biglietti con il cliente di turno, a sorridere ai bambini, a ringraziare e ad augurare buna visione, ogni giorno. Sorrido se penso ad un'Ilaria che piange per il troppo stress chiusa in camera, costretta a passare i suoi giorni liberi o le ferie a studiare, a preparare esami che poi nella vita non servono a molto. Mi commuovo se penso a quella ragazza che voleva fare cento cose ma che poi si ritrovava a stringere i denti, respirare e ripetersi che non era il momento. Pensare a me stessa, che odiavo il natale perché era un giorno di lavoro come gli altri. Che non sapevo cosa volesse dire andare in vacanza perché non c'era la possibilità. Che non poteva spendere e spandere quella ragazza perché lo stipendio, misero com'era, serviva per pagare le rette dell'accademia e poi le tele e poi i libri e le medicine e i vestiti e questo e quello. Quell'Ilaria che nonostante tutto ci credeva che la vita le avrebbe ripagato ogni cosa, quella ragazza che tolte le spese metteva tutto da parte perché l'obiettivo era andare via e salvarsi oggi si guarda allo specchio e si dice grazie da sola. Devo ringraziarmi per non essermi arresa, per essere stata testarda ed ambiziosa e per aver capito che era il momento di salpare.
Oggi, dopo 75 giorni all'estero, io posso dire di essere sulla buona strada. E non importa se cambio pannolini, se passo 12 ore al giorno a guardare Peppa pig o a fingere di essere un dottore. Non importa se la mattina mi sveglio alle 7 per preparare la colazione. Non conta se sono solo una semplice au pair, io oggi sono felice. Ilaria oggi può spendere tutto quello che guadagna perché non ha da mantenersi. Ilaria può permettersi di andare in vacanza a Pasqua perché non ha da lavorare 40 ore in una settimana per Checco Zalone e il suo stupido film che fa aumentare il costo della benzina. Adesso, che so perché sono qui e so dove vorrei essere tra un anno, io non mi fermo più.
Una volta che ti alzi da solo e sai stare su con le tue stesse gambe, imparerai a camminare e a poco a poco vorrai saper correre e correrai, lo farai per davvero e allora le tue gambe saranno forti e tu non potrai più stare fermo. E ringrazierai di aver avuto la testa sulle spalle. Ringrazierai di esserti fatto una pizza di meno e avere un jeans in meno ma ora puoi viaggiare senza chiedere niente a nessuno. Che poi, nella vita, non tutti abbiamo qualcuno a cui chiedere. Io, ad esempio, se non mi fossi alzata da sola, sarei ancora a piangere a casa attaccata alla gonnella di mamma che poverina fa due lavori e a stento riesce a mettere il piatto a tavola.
Con questo articolo di libero sfogo vorrei poter dire al mondo intero che di ragazze e ragazzi come me ne è pieno il mondo ma che molti non sanno di essere così forti e così in gamba da poter cambiare se stessi e la propria vita, in meglio.
Io oggi sono qui in Inghilterra a fantasticare sull'Australia, chiusa in una camera così calda ed accogliente che anche se fuori ci sono 6 gradi io qui sono a mezze maniche e anche se ho fatto 12 ore di "lavoro" vado a letto con il sorriso e con la voglia di attendere il domani che sicuramente sarà unico ed irripetibile e migliore di oggi.

Ragazzi e ragazze di tutto il mondo, fissatevi degli obiettivi nella vita, abbiate uno scopo, abbiate un grande sogno e liberatelo, cercate la vostra strada e seguitela, alzatevi sulle vostre gambe e correte! Perché se non imparate a farlo da soli, sappiate che al mondo non esiste alcuna persona in grado di potervelo insegnare..

1 commento:

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