Ultima settimana qui ad Edimburgo. Questo è il mio ultimo Lunedì made in Uk. Siamo davvero arrivati alla fine. Mi piacerebbe raccogliere le mie emozioni qui su questo blog giorno per giorno, come una sorta di diario in cui raccogliere da oggi a Venerdì le mie emozioni e sensazioni e racchiudere i miei pensieri, paure, gioie e riflessioni di questa ultima settimana sull'isola che è stata la mia casa per questi anni.
Ricordo ancora il mio viaggio in macchina da Foggia verso Napoli; era il primo Novembre del 2014 ed io ero una neo laureata con tanti sogni e desideri e con un'ansia immensa. Stavo malissimo. Ricordo che mi sono fermata ad ogni singolo Autogrill che c'era. Ansia unica. Ho conosciuto i peggiori bagni che collegano Foggia a Napoli e mi sono davvero disidratata come mai prima. Però riuscii a non perdere il mio volo. Riuscii a salire su quel volo Meridiana, seduta accanto ad una famiglia Campana, padre e madre, che andavano a Londra a trovare la figlia che da poco si era sposata e che aveva messo al mondo la prima nipotina Britannica. Ed io lì con il mio lunch gluten free servito a bordo a chiedermi se mi sarebbe passata l'ansia di aver chiuso in valigia il mio futuro per andare a fare l'au pair.
Laureata in Graphic Design il 27 Ottobre 2014, con un buon lavoro e una buona offerta per cambiarlo, prendo tutto e me ne vado a fare l'au pair in un paesino nel West Midlands chiamato West Bromwich. Nemmeno sapevo dove fosse. Nemmeno sapevo che era a due passi, 15 minuti di tram, dalla città che per sempre ha cambiato la mia vita, la mia amata Birmingham.
Atterro a Londra e tutta l'ansia e la paura di aver fatto una cazzata, passano. C'era un mal di testa incredibile a dare il cambio. Ricordo ancora la prima volta che ho incontrato la mia host mum, la donna che ha reso la mia vita in Inghilterra magica, unica ed incredibile. Abi venne a prendermi in aeroporto, a Gatwick ed insieme abbiamo preso la metro per uscirne e per salire in macchina. Siamo state a Londra un paio di giorni, ospiti di sua sorella che aveva da poco partorito. Così ho conosciuto tutta la famiglia in un solo weekend. La mamma, venuta dalla Nigeria per conoscere la nuova nipotina. La nuova bimba quindi, sua mamma e suo papà ed i suoi due fratellini. Il fratello di Abi, la mia host mum, con sua moglie ed i suoi figli. E poi, of course, Abi con i sue due bellissimi gioielli, Timothy e Jessy Mary. I bambini più belli che abbia mai conosciuto. Mi hanno fatto sentire a casa fin da subito e fin da subito, fin dalla tratta Gatwik airport - zona 6 di Londra, ho sentito il bisogno di scappare da quella città frenetica, piena di traffico, piena di pioggia, con la gente in crisi e con il cielo grigio.
Londra non mi piacque fin da subito. Ed io ero la classica Italiana con il sogno di Londra. E meno male che la mia host family non viveva lì, altrimenti non so cosa avrei potuto scrivere in questo articolo!
Ricordo con precisione tutto il mio percorso. Da Londra a West Brom, da West Brom a Birmingham e poi, dopo 3 anni, da B'ham ad Edinburgh.
Se solo quel giorno avessi saputo che lasciavo Birmingham e l'Inghilterra per sempre, non so, lo dico con il senno di poi, se le cose ... Onestamente, se l'avessi saputo, forse avrei fatto la stessa scelta. Perchè è stato uscire dalla mia comfort zone che mi ha reso così vulnerabile e poi così fragile e poi così arrabbiata, delusa e forte. Se avessi saputo che lasciare B'ham per un training significava dire addio all'Inghilterra e che poi, a distanza di pochi anni, mi avrebbe portato a dire addio al Regno Unito in generale, penso che avrei fatto la stessa scelta, ma avrei affrontato la situazione e tutte le conseguenze con più coraggio.
Perchè Edimburgo mi ha messo alla prova, perchè questa città, con il suo cielo sempre grigio, più di quello Londinese e con la sua pioggia perenne che davvero ti porta alla depressione, mi ha insegnato tanto e mi ha regalato tanti brutti ricordi, mi ha presentato tante brutte persone, ma mi ha anche e sopratutto aiutato a capire quanto io sia diversa, quanto io meriti di essere serena e mi ha aiutato a capire cosa non voglio. Ed una volta che sai bene cosa non vuoi, fidati, tutto il resto è solo una magnifica avventura.
Ad oggi, non rimpiango di aver lasciato la mia amata England per questa Scotland, rimpiango di non aver saputo vivere questa esperienza con la spensieratezza che sarebbe finita. Non importa molto quanto tempo ho perso qui, alla fine sto facendo comunque la cosa giusta per me stessa, ma, forse, avrei potuto avere un po' più coraggio e scappare prima.
Non importa, è andata così e sono certa che c'è un disegno più grande per tutto questo che io ora non sono magari degna di capire.
Poco conta come siano andate le cose e come andranno, basta viversi quelle che vanno ora. Ed ora, questo Lunedì ultimo, lo passo a pranzo con il mio amico Pablo che è perso come lo ero io un anno fa, ma che lotta per ritrovarsi. Lo passo ad incontrare sconosciuti e ad ascoltare le loro storie per poi confrontarle con le mie e ricordarmi che la vita è una cosa meravigliosa e sono grata per ogni giorno che mi è stato regalato e per tutte le lezioni che ho appreso.
Io ringrazio la vita ogni giorno per quello che ho, anche quando mi è sembrato di non avere più nulla, anche quando mi sono ritrovata sola davanti a problemi che nemmeno riuscivo a gestire, ringrazio la vita per avermi sempre offerto la possibiltà di farcela. Invito anche te a ringraziare per ciò che hai, perchè, credimi, hai molto più di quello che vedi. Essere grati per ciò che si ha, ogni giorno, è il primo passo per quella serenità di cui prima ti parlavo. E non importa se oggi non la vedi così, sono certa che quando sarà il momento capirai e ringrazierai ancora di più.
A te che leggi, sii sereno. O impeganti ad esserlo, sempre.
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