Arrivo a Birmingham ed entro in un sogno. Il sole c'era, ripeto era persino caldo, ma dopo poco l'eclissi.. Sembrava un tardo pomeriggio estivo, perché faceva caldo, o meglio, si stava bene, ma era quasi tutto in penombra, quasi buio. E qui, tra queste strade con parchi, con i tempi sulle vie, con alberi e scoiattoli, il panorama sembrava preso non so da quale film. Un sogno. Davvero quei 5 o 7 minuti sono stati perfetti. Un regalo che ho molto apprezzato. Ero come su di un set, era giorno, ma bisognava ricreare il paesaggio che si appresta ad incontrare la luna, quindi spegni quel faretto, muovi quella luce, illumina quel punto, dissolvi quell'angolo e .. ciak! Come in un film.
Questa città mi regala ogni giorno delle emozioni, riesce a farmi sentire sempre in un angolo di mondo speciale, unico, mi rende serena, mi fa sentire premiata. Questo per me è un periodo molto importante della mia vita, perché sono uscita dal guscio, mi sono alzata e ho provato a vedere cosa c'era dietro la porta di casa mia. Mi sono gettata in un'avventura che avrebbe dovuto solo tenermi occupata qualche mese e che invece mi ha preso e strappato dalla mia solita routine e dalle solite cose che uno crede si debbano fare arrivati "ad una certa età" e mi ha dato lenti magiche per vedere ciò che forse solo immaginavo un tempo. Magari l'eterna bambina che sogna ad occhi arte sta ancora una volta parlando per me, ma se anche così fosse sono felicissima di vedere ed apprezzare tutto questo con questi occhi.
Vivo ogni giorno sensazioni uniche che non sono in grado di poter definire a parole. Mi sveglio ogni mattina con la consapevolezza che sto costruendo qualcosa. Ho come la sensazione che quel momento, il mio momento, il punto in cui la ruota finalmente inizia a girare, sia arrivato. Riesco a captare che qualcosa sta cambiando e ho la positività di chi crede nelle cose che fa ad aiutarmi e a dirmi che sta andando tutto come deve andare e che le cose accadranno.
Ieri sono andata a vedere la mia prima casa, quel quartiere, con le sue luci, la sua gente, i suoi odori, il suo tempio, le sue chiese, il mercato e gli autobus e la stazione della metro, mi hanno fatto sentire nel posto giusto. Mi sono sentita fortunata, aiutata, premiata. E quando ho visto il tempio Buddista, a due minuti dalla presunta "casa mia", mi sono sentita protetta. Sapevo di essere nel posto giusto al mio momento giusto.
Il vincolo delle parole limita le emozioni e le sensazioni, ma siamo fatti anche di limiti e io volevo limitare tutto questo a poche righe scritte su questo mio diario, fedele compagno di avventura che per ora mi permette di esprimermi e rileggermi e custodirmi. So che molti di voi leggono queste pagine, interpretano queste righe, si immedesimano, ci ridono su, ridono di me, sorridono con me, mi supportano ma anche criticano, mi aiutano ma manche si aiutano e non mi importa se di me ridiate o sorridiate o quant'altro, mi interessa che chi come me per queste strade è passato, sorrida di se ricordandosi i giorni andati e chi invece spera di poter fare qualcosa per un suo domani trovi nelle mie poche righe, nella mia storia, il coraggio e la forza e la grinta per prendere carta e penna ed iniziare a scrivere la sua.
La vita è una cosa meravigliosa, ma sta a noi renderla unica, renderla perfetta per come noi la vogliamo. Io, adesso, sono in equilibrio con me stessa e di conseguenza con il resto del mondo. E non importa se non riesco a farvi capire molte cose, conta che sappiate, che per ora, qui, la vita è veramente bella.
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