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domenica 14 settembre 2014

Buongiorno a chi ha la forza di sopravvivere

Sarà che amo scrivere, sarà che fa così figo sapere che finisci l'articolo e taft mezzo secondo ed è in rete, sarà pure che adesso solo l'idea di avere un blog mi fa sentire così yeah, ma io stamattina mi sono alzata con la frenetica voglia di comunicare, di scrivere, di parlare. Vorrei potervi raccontare tutto di me, partire da zero e in una sola esplosione farvi vivere tutta la mia vita fino ad oggi, così, giorno per giorno, non devo partire dal principio ma siete tutti in linea con me e ci aggiorniamo passo dopo passo. Ma così non è, e non posso certo scrivervi di me da quando quella freddissima sera del 14 Febbraio del 1990 io venivo al mondo alle 20:07 da una vita precedente fatta di cose che non mi è permesso ancora ricordare (e non certo di placenta e succhi gastrici) e anzichè strapparmi dal petto un urlo assordante come tutti i bimbi che nascono, fissavo violacea la mia mamma e le chiedevo, con tutta la forza da nana che avevo negli occhioni marroni, di liberarmi dai cinque giri di cordone ombelicale altrimenti io quel grido non l'avrei mai tirato fuori. E poi insomma mi liberarono e io piansi, crebbi e tra pappine e ginocchia sbucciate sono arrivata dopo 24 anni a scrivere di me su questo blog, che non so se avrà mai dei lettori, perchè io mica sono certa di aver capito come si pubblica ciò che scrivo! Voi mi credete tanto furbetta e capace, ma qui, nel mondo dei pc e di internet, io sono la più schiappa delle schiappe. Io sono una di quelle che scriverebbe ancora con carta e penna e si presenterebbe così ad una casa editrice, con il mio bel libro in mano scritto riga dopo riga con la mia penna tra le mani, mica sono tipo da ore al pc per scrivere sette capitoli che ti corregge pure Word e tu a stento ti applichi. Io, se vado in vacanza, ti mando ancora la cartolina, mica un selfie! E sono di quelle che passerebbe le ore al telefono piuttosto che a mandare messaggi. Sono una di quelle che ama ancora le mail piuttosto che scrivere interminabili frasi su whatsapp! Motivo per cui io con la mia generazione non mi trovo e non mi sono mai trovata. A 13 anni quando le mie amiche parlavano di "cose serie" io leggevo ancora il Cioè e scoprivo che "il bacio vero" era quello con la lingua, quindi il bacio "a stampo" che Carletto mi diede alla festa del mio migliore amico Pasquale, non era un bacio vero!! E quindi dovevo mettere in discussione tutta la nostra storia d'amore che durava da un anno, perchè insomma non era stato un vero bacio, non poteva far testo, non era classificabile come il bacio del vero amore. E scoprii poi che non era nemmeno una vera storia d'amore, perchè insomma, in un anno di relazione noi ci siamo visti solo a quella festa e ci facevamo "lo squillo" un giorno sì e uno pure per dirci che ci pensavamo. E quando lui me ne faceva due non capivo mai se era per dirmi "io ti penso il doppio" oppure per dirmi che mi amava davvero. Anzi no, ci siamo anche visti ad un'altra festa e abbiamo preso persino un gelato insieme. Ed era bello perchè per me era come se avessimo condiviso tutto. Bei tempi. Adesso mi affaccio al balcone della mia stanza e vedo le ragazzine di 13 anni che vanno a scuola col pancione fumando tabacchelle. Io il mio primo tiro ad una sigaretta l'ho fatto l'estate scorsa e per poco non ho tossito fuori anche i polmoni. Lo so, sarò io a non essere al passo con i tempi, sarò io che ho vissuto tutto in modo diverso, ma non mi è mancato nulla e non cambierei la mia vita per niente al mondo. Perchè a me i ragazzi che a 13 anni si sentivano "avanti" non sono mai piaciuti. E anche oggi, nonostante alcuni di loro siano presenti nella mia vita, non li ho mai stimati. Mi dispiace per te che leggi scoprire solo ora in queste righe che quando mi dici che a 15 anni quella te l'eri già portata a letto o cose del genere, mi ferisci, perchè io ho un'altra concezione della vita e non potrò mai preferire le tue "fantastiche esperienza" alle mie. E ancora oggi non posso tollerare che la ragazzina di 17 anni con prole mi dica che presto si sposerà perchè insomma, "i figli ci sono, li abbiamo voluti, noi ci amiamo". Ma per piacere! Non venitene a parlare con me. Non posso proprio accettarlo. E ditemi pure che sono limitata, che sono fuori dal mondo, ditemi ciò che volete, ma esistono tappe che state bruciando e che non potrà ridarvi nessuno. Posso riconoscere che i tempi sono cambiati, che per fortuna a 13 anni non leggono Cioè e hanno già ben chiaro alcune cose, che non esiste più il mezzo squillo per dirsi che il pensiero vola verso la persona amata, ma tante altre cose per me sono difficili da accettare e tollerare. Per me che già al liceo progettavo persino la mia carriera e preferivo fare qualche lavoretto per avere la mia indipendenza economica, risulta proprio difficile stimare chi alla mia età vive con i soldi di mamma e papà e ancora non si pone nemmeno il problema di finire l'università, perchè tanto c'è il papy che paga e mamy che cucina, lava, stira e mi coccola. E so che nonostante siamo una minoranza, esistiamo anche noi. Noi ragazzi che preferiamo fare due lavori per pagarci le rate dell'università, noi ragazze che preferiamo fare le baby sitter il sabato sera invece di andare in discoteca a farci la foto con il tronista di Maria. So che esistono ragazzi che sono diventati uomini prima del tempo e che riescono a mantenere sulle spalle persino la propria famiglia invece di andare in giro con i soldi e il Maserati di papà. Esistono ancora persone come me che non si trovano, che si sentono fuori luogo e fuori posto in questo mondo che non va, che non ci ascolta, che non ci da stimoli o motivi per credere che le cose possono e devono cambiare. Stamattina il mio pensiero va a tutti quelli come me. A tutti noi che ancora crediamo che i nostri sforzi e sacrifici verranno ripagati. Il mio buongiorno va a chi lavora anche la domenica, a chi studia per il suo futuro, a chi lavora perchè se no morirebbe di fame, a chi si è assunto le sue responsabilità, a chi riceveva lo squillo sul cellulare, a chi oggi sa che nulla è perduto. La mia stima è per i sognatori, che presto, come me, muoveranno il mondo, il proprio. Sappiatelo: i sogni vanno messi sì nei cassetti, ma quei cassetti vanno lasciati sempre aperti. Nessuno può fermare i sogni di coloro i quali ci credono veramente.Nessuno. Nemmeno quelli che a 15 anni, sai, quella me la sono fatta.

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