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venerdì 10 maggio 2019

Gli odori

Una volta, in un gruppo WhatsApp - che vanno tanto di moda di 'sti tempi - fu messa in giro la domanda sugli odori. Qual è l'odore che più preferisci? Una cosa del genere. Ero ad Edimburgo, avrei voluto dire che l'unico odore che avrei voluto sentire in quel momento era quello di mia madre. Perchè si sa, nessuno può sentire l'odore di casa prorpia. Quindi l'odore di mia madre era l'odore di casa. E mi sarei fatta bastare quel profumo per sentirmi già meglio. Poi, tra me e me, mi dissi che era un gruppo di lavoro. E che cazzo mia madre non era mica morta. Suonava proprio male dire che il mio odore preferito era quello di mia madre. Cioè mia madre non è Padre Pio. No. Non potevo farlo. Così ho pensato bene a quale odore fosse in cima alla mia top 5. Ed è stato semplice. Non ho dovuto nemmeno pensarci moltissimo. Combatutta tra la mia Italianità e la voglia quindi di dire "basil" così che dal basilico, da quell'odore anch'esso di Italia, di casa, la mente avrebbe poi immaginato pomodoro, pizza e tanto altro, venne fuori Sea. L'odore che vinse fu quello del mare. E tutte le mie colleghe anch'esse Europee - due in realtà, entrambe latine - si unirono all'unisono alla mia risposta. 
Per qualcuno che vive a pochi passi dal mare, l'odore del mare è qualcosa di unico. Sa di casa. Specie quando sei lontano. Dal mare. E da casa. Una mia collega tenne a specificare che si parlava dell'odore del mare, del vero odore del mare, quello che uno Scozzese, che pur vive ad Edinburgh e quindi, in teoria conosce il mare, non ne conosce il profumo. Tenne a specificare che si parlava del vero odore del vero mare. 
E così, l'odore del mare è secondo me l'odore più buono del mondo.
Oggi ho accompagnato la mia mamma a lavoro e nel giardino della struttura dove la mia mamma lavora - no, non c'è il mare - c'era il giardiniere, alle prese, come tutte le mattine, con il suo lavoro. Oggi tagliava l'erba. Cosa in realtà che gli ho visto fare anche la volta scorsa, mercoledì. Ed ho sentito l'odore dell'erba. L'erba appena tagliata. E sapeva di buono. Era qualcosa di veramente buono. Non che mi venisse voglia di comprare un profumo all'erba appena tagliata, ma ho pensato che fosse uno di quei profumi che merita. Che entra benissimo nella mia top five. Ci sta tutta che dopo il profumo del mare uno metta quello dell'erba. Dell'erba appena tagliata. Non trovi? Io trovo di sì. L'odore dell'erba mi piace, mi piace molto. Molto meno dell'odore del mare, sì, ma comunque è un buon odore. Gradevole. Entra nella top five.
E se ci penso bene, anche l'odore dei libri mi piace molto. Dei libri appena stampati, quelli nuovi, non proprio appena stampati in realtà, ma che trovi belli freschi nelle librerie. Quell'odore mi piace tantissimo. Non l'odore di quei libri gialli o del mio vocabolario di Greco che puzzano di vecchio. Di bidelle anziane che scatarrano e di piscio giallo delle bibliotecarie. Non quei libri lì. Di caramelle per la tosse risucchiate. No. Non parliamo di quei libri. Parliamo dei libri appena nati in bella mostra nuovi nelle librerie. Quello è l'odore che io ritengo meriti di entrare nella mia top five. E non esiste tablet o tecnologia che tenga. Quello è un odore che si perderanno in molti, ma che caspita merita eccome di essere nominato ai Grammy degli odori, innit? 
E pensando alle stampe, anche l'odore dei giornali. La Gazzetta che la prof Tutalo ci faceva comprare per fare lezioni di finta economia e poi faceva politica in classe e diceva che nelle scuole non si può fare politica e celava le sue lezioni di politica con la scusa che dovevamo imparare le 5 W del giornalismo. Anche quell'odore mi manca e mi piace. Quando vai al mare, con tuo padre o tuo nonno o vai con tua madre ed il vicino di ombrellone ha in mano il giornale. La Gazzetta rosa dello Sport. Magnifico. Ma che tempi erano? In spiaggia, alle 9 del mattino, tu ragazzino, il vicino d'ombrellone con il giornale in mano, quel profumo di giornale, di stampa. Misto al profumo del mare. Che non è il mare di Edimburgo. Mettiamo, è il mare di Margherita di Savoia, il vicino d'ombrellone è Nonno Antonio e tu sei lì. Hai meno di 8 anni. Tuo fratello piccolo. Hai la tua mamma. Hai il mare con il suo profumo. Nonno Antonio con il suo giornale. E guardi l'orizzonte. E ti chiedi, come potrebbe mai essere il mondo se non ci fossero gli odori? E poi cresci, e vedi gente con i tablet senza giornali, la mamma lontano, tuo fratello che boh si è perso, il mare di Edimburgo che non sa di mare vero e ti chiedi come sarebbe il mondo se gli odori non fossero diversi a seconda dei luoghi e delle persone?
E già. Come glielo spieghi a quelli nati dopo il 2000 il profumo del giornale di Nonno Antonio? E come glielo dici ad un bambino di 6 anni che gioca in spiaggia a Portobello beach che il suo mare non ha il vero odore del mare?
E a quelli che vivono nel deserto, come glielo spieghi il profumo dell'erba appena tagliata? E a quelli che non sono mai usciti dal proprio paese, come glielo spieghi che gli odori che lui conosce, quegli stessi odori, sono completamente diversi da un'altra parte?

Non si spiega. Credo. Ma te lo chiedi. Comunque. 

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