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lunedì 2 febbraio 2015

I miei primi tre mesi in Uk

E così sono volati già tre mesi. Alle volte se ci penso mi sembra di essere qui da una vita, di essere arrivata almeno un anno fa. Ed invece sono solo tre mesi. Eppure tre mesi sono proprio tanti. Sono quelli giusti per familiarizzare con la lingua, per essere a casa in una casa nuova, per essere in famiglia con persone estranee, per avere i tuoi giri, i tuoi amici, i tuoi luoghi .. Tre mesi sono perfetti per iniziare una nuova vita e per capire se quella che ti stai costruendo fa al caso tuo. A me questa vita piace, questi tre mesi sono stati importantissimi per me, sono stati un premio ma anche un riscatto. Perché prima di partire i dubbi degli altri mi avevano quasi influenzato o meglio, mi avevano lasciato spunti di riflessione, qualche dubbio, ma niente di più, io ero decisa, pronta, sicura che fosse la cosa giusta per me. E per fortuna che come sempre ho puntato su me stessa ed ora ne esco a testa alta.

Ti sei appena laureata, hai un lavoro, potresti prendere la specialistica o magari puoi provare ad iniziare a cercare qualcosa nel tuo campo o forse puoi stare per un periodo tranquilla, resti qui, mantieni il tuo lavoro e poi vedi un po' cosa vuoi fare. Alla fine cosa ci vai a fare in Inghilterra? Perdi tempo! Non è che andrai a lavorare seriamente, poi se ti trovi male? Ma perché non resti un altro po' qui, alla fine stai facendo tutto di fretta, pensaci, rifletti.

Se avessi ascoltato tutte queste voci, oggi non sarei felice. Se avessi dato retta al professore che credeva in me e mi consigliava la specialistica, alle amiche che volevano un futuro nel campo della grafica, al finto amico di turno che ti consiglia di continuare la vita di merda che fai solo perché invidia che tu stia provando a cambiare la tua etc etc oggi non potrei dire che la mia scelta di partire all'improvviso 5 giorni dopo la laurea mi ha cambiato. Io sono cambiata, io non sopravvivo, io non sono più quell'Ilaria che deve aspettare il momento giusto, che programma, che sogna, che vuole fare ma non può. Io oggi non ho più pesi sulle spalle, mi sveglio la mattina e mi sento in vacanza, ma mi sento anche a casa, al sicuro, in un paese che mi piace tanto e che mi emoziona ogni giorno.
Qui sembra di vivere in un film, puoi uscire di giorno e di notte e sei sempre tranquilla, le ragazze non temono di girare con le amiche alle 4 del mattino, non hai paura che ti scippino la borsa, non hai il terrore di lasciare il tuo numero a qualcuno, se ti sorridono per strada o ti salutano senza che ti conoscano non pensi siano matti, ma solo felici, sereni. Qui ho imparato che non è vera la storia che devi temere tutto e tutti, che non esistono i pregiudizi, che non esiste la discriminazione, che esiste il rispetto, le regole e la calma. Qui se vuoi andare all'università il governo ti permette di frequentare gratis, ti considera un prestito di 9000 sterline e puoi frequentare corsi nelle università più prestigiose e dovrai restituire i soldi solo e se troverai un lavoro perché se dopo la laurea non trovi lavoro qui il governo si sente responsabile del tuo fallimento. Se per motivi religiosi non puoi dare esami o frequentare le lezioni qui sei giustificato. Se durante il tuo turno di lavoro devi pregare nessuno te lo nega. In questo paese se ti ubriachi non entri nei locali perché non puoi diventare motivo di disagio o di disturbo per altri e non puoi nemmeno bere alcolici in mezzo alla strada, perché non puoi essere un cattivo esempio. Questo paese è fatto di parchi, di prati, di verde, di case basse per poter sempre vedere il cielo, di porte delle case in legno che nemmeno chiudi a chiave, di assicurazioni per le auto che costano una miseria, di posti di lavoro, di idee, progetti e meritocrazia. Questo è il paese che non mi aspettavo di trovare e che invece mi ha conquistato e mi ha dato un motivo per restare o senza dubbio per tornare. Perché se una cosa in questi tre mesi l'ho capita bene è che io in Italia non metterò più piede. Non è il mio paese, non è il paese che fa per me, dove voglio vivere e crescere. L'Italia è il bel paese per trascorrere le vacanze, per fermarsi a mangiare bene, ma non saprei cosa farmene di un paese che per 24 anni ho solo tentato di abbandonare ...

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