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martedì 12 marzo 2019

What do we own?

Sono le 6.30 del mattino mentre scrivo, la mia tazza di ginseng a farmi compagnia, fuori la pioggia costante che ha riempito questi 18 mesi qui ad Edimburgo, il mare di fronte a me e la sveglia, l'ennesima, che suona per ricordarmi che inizia un nuovo giorno. Dovrei essere sotto la doccia, dovrei iniziare a prepararmi, inizia un nuovo giorno e anche oggi si lavora. Eppure sono qui a scrivere. Ho sentito la necessità di scrivere, di comunicare le mie emozioni e sensazioni, e allora il resto può aspettare. Sono una di quelle persone che ha imparato a vivere d'istinti, che non si preoccupa di comunicare le proprie emozioni e sono una di quelle rare persone che vive di priorità. Ogni cosa che faccio ha una priorità. Credo molto nel tempo e nella ricchezza e gestione di esso. Io ritengo che l'unica cosa davvero in nostro possesso in questa vita, la nostra vera ed unica ricchezza, sia proprio il tempo. 
The only thing we own in this life is time. So please, do not waste it. 
Siamo i padroni del nostro tempo; è davvero l'unica cosa che possediamo e se non impariamo a gestirlo, se non ne facciamo davvero ciò che vogliamo, priorizzando le nostre esigenze, be' allora davvero questa vita non possiamo dire di averla mai vissuta. Solo chi impara a gestire il proprio tempo, in my own opinion, ha imparato a gestire e valorizzare le sue uniche ricchezze e allora sta davvero vivendo a pieno questa vita.
Ecco perchè ringrazio sempre per il tuo tempo. Ecco perchè ringrazio sempre chi legge il mio blog e chi guarda i miei video o chi mi scrive in privato. Ringrazio sempre per il tempo che mi dedichi. Sempre. Perchè è la cosa più importante che hai, perchè la tua giornata e quindi la tua vita, come la mia e di tutti gli altri, anche quelli che non lo sanno o non lo vogliono capire, è fatta di tempo. E se decidi di dedicare al mio articolo, al mio video, a quella mail che mi stai scrivendo, a quel commento che hai appena postato sotto al mio video o al mio ultimo post su Instagram, il tuo tempo, anche solo 3 o 5 minuti, mi hai dedicato parte della tua vita ed io non posso che esserne riconoscente.
Quando parlano di quality time instead than quantity time io sono d'accordo, io non posso che dire sì, è così!! Non importa quanto tempo passi con qualcuno o a fare qualcosa, è la qualità di tempo che spendi per far qualcosa o con o per qualcuno che fa la differenza. Come diceva Il Piccolo Principe? Hai mai sentito la frase "è il tempo che dedichi alla tua rosa che ha fatto la tua rosa così importante". E non posso che dire che frase più esplicativa al momento non riesco a trovarla. Solo il tempo che dedicate alle cose e persone che amate rende queste importanti. 
E allora poco importa se arriverò anche oggi in ritardo. Almeno so che ho gestito il mio tempo a modo mio, comunicando, parlando, trasmettendo qualcosa. Scrivere mi fa bene, comunicare mi fa sentire allieneata con il mio sistema e allora va bene così, ho saputo gestire il mio tempo, ne ho fatto ciò che volevo e sto bene così.

Ti invito, oggi come domani e come da oggi poi, a diventare padrone del tuo tempo ed imparare a farne ciò che vuoi. Perchè, credimi, è davvero la tua unica ricchezza. Se pensi che la ricchezza sia basata sui soldi, sappi che sono virtuali. Tutti quei soldi che "vedi" sul tuo conto in banca, non esistono. Ed anche se credi esistano, va bene, te la faccio passare, ma sappi che i soldi finiscono. I soldi vanno e vengono. Mentre il tempo, inesorabile, ribelle, deciso, va e basta. Il tempo perso non lo recuperi. Il tempo non torna. Il tempo che perdi oggi lo hai perso anche domani e per poi. Razionalizza il tuo tempo, fanne tesoro e impara a gestirlo come fosse la tua più grande risorsa. Perchè lo è. It's the only thing you own. 

2 commenti:

  1. Ciao Ilaria, innanzitutto voglio ringraziarti per i post che scrivi, che danno luogo ad interessanti spunti di riflessione.
    Quando dici che il tempo è l'unica cosa di valore che possediamo, hai assolutamente ragione, ed io l'ho sperimentato, e lo sto tutt'ora sperimentando sulla mia pelle.
    All'età di 16 anni (ora ne ho quasi 33) ho sperimentato la perdita del mio caro nonno, con cui ho passato anni meravigliosi, tutto questo mi ha causato un tremendo shock, causa per cui ho smesso letteralmente di vivere per alcuni anni. Per via del trauma ho passato tutta la mia adolescenza e parte della mia attuale età adulta, tra psicologi e psichiatri, l'ho fatto per me, l'ho fatto per mio nonno, per non svalorizzare il tempo che lui ha speso con me e per me, con l'intento di darmi un futuro. Ho vanificato dei sogni (l'Australia era uno di questi), e tutt'ora, causa fobia sociale (a volte si parla di sopravvivenza), ne sto vanificando di altri, ma anche se difficilmente riuscirò a realizzarne qualcuno, cerco sempre di usare il mio tempo provando ad aiutare qualcuno, perché quel minuto, dove riesco a donare una risata a persone che soffrono, so di averlo speso bene.
    Scusa per il lungo messaggio, ma anche io come te mi lascio trascinare dall'istinto.
    Ti lascio augurandoti buona fortuna per la tua nuova esperienza, e grazie per permettermi di vedere posti, che a causa della mia fobia sociale, difficilmente riuscirò a vedere con i miei occhi.
    Un abbraccio.
    Cristian

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  2. Ciao Cristian,

    Come sempre, sono io che ringrazio. Ti ringrazio per aver letto l'artiolo e per aver trovato il tempo ed il piacere di lasciare un commento e di raccontarti, a me, a noi tutti.
    Quando ho iniziato a scrivere questo blog non avevo la minima idea di cosa ne sarebbe stato dopo tutto questo tempo, non credevo nemmeno che qualcuno l'avesse mai letto. E invece, a quanto pare, siamo in tantissimi. Gente che silenziosa esiste ed è presente nella mia vita, che legge le mie pagine, che riflette con me, che trova spunti, che muove idee, che non giudica ma si interroga ed ogni commento lasciato sotto questi articoli, ha sempre del profondo. Il tuo ne è un esempio.
    Le perdite, nella vita di tutti, esistono e le persone sul palcoscenico chiamato vita, si esibiscono, fanno la loro parte o comparsa e poi vanno via. E quando vengono meno i protagonisti, i personaggi chiave, persino gli antagonisti più forti, lasciano un vuoto sul quel palco che sarà difficile da rimpiazzare, che tu abbia 16 anni o 33 che tu ne abbia 9 o 49. Non so dirti quanto tempo serva prima che si superi in un certo senso quest'assenza, come dicevo nell'articolo Brain, quel cervello lavora a modo suo, un modo magico ma tremendo e non tutti i vuoti verranno colmati. Oggi ti dico che non sono una psicologa o psichiatra e non ho competenze in materia per dire nulla che possa davvero essere d'aiuto, ma posso lasciarti il mio commento e sperare che sia in qualche modo anch'esso di aiuto.
    Trova sempre il coraggio per esprimere ogni tua emozione e non importa quanto tempo dovrà ancora passare o quanto ne sia passato, impara ad amarti e a lottare sempre per essere ciò che vuoi e per essere sempre la versione migliore di ciò che eri.
    Io non mi fermo, continuo a viaggiare e se i miei occhi possono essere i tuoi e i luoghi che visito o in cui ho vissuto, vivo e vivrò a breve, possano essere luoghi in cui verrai - anche solo con gli occhi dietro ad un monitor - anche tu, be' non mi resta che dirti di allacciare bene le cinture che qui si è sempre pronti con il bagaglio in spalla!


    Due abbracci,

    I

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