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venerdì 9 gennaio 2015

Casa dolce, dolcissima casa!

Erano giorni che volevo scrivere, ma tornati a casa, tornati alla "normalità" avevo cento cose da fare e mai un minuto per mettermi al pc e scrivere. Bene, oggi forse riesco a buttare giù qualcosa.
Siamo a casa, siamo rientrati sabato, il primo sabato dell'anno. Inutile sottolineare la mia gioia nel recuperare la mia aria calma e pulita, il freddo micidiale che ti entra nelle ossa, ma la casa grande, calma, calda, la mia enorme cameretta con il mio bel lettone matrimoniale, il mio bagno, i miei spazi, le mie cose.. Home sweet home! Finalmente a casa! E così, con la mia nuova mentalità e con la testa ancora in vacanza, abbiamo ripreso la solita vecchia routine. Mi fa ridere dire vecchia perché sono qui solo da pochi mesi, ma ormai mi sembra di esserci nata, mi sembra proprio di essere a casa. l'imbarazzo iniziale, le timidezze, le paure, i dubbi,.. tutto finito. Adesso mi muovo come se fosse sempre stata casa mia. A febbraio che tornerò in Italia per una settimana, chissà se mi renderò conto che casa mia è quella lì. Oggi riflettevo sulla domanda che mi è stata fatta da Raffaele Ralfo nella sua intervista per il suo canale YouTube: cosa ti manca dell'Italia? Lo sconvolse sentirmi dire niente. E devo ammettere che anche oggi risponderei la stessa cosa. A me non manca proprio nulla del mio paese. Forse perché da sempre avrei voluto andare via, forse perché non ero felice nel fare la vita che non volevo, forse perché qui mi sono innamorata di tutto, forse tante cose, ma anche oggi direi che non c'è nulla che mi manchi, a cui pensi e per cui valga la pena di provare nostalgia. Anche se qui esiste il tavolo ma non lo usiamo e mangiamo a terra come cani o dove capita, divani e letti inclusi. Anche se il sole esiste ma è tipo un effetto 3D perché lo vedi, si muove anche, ma non lo avverti, si gela proprio e se sei in un film 3D non può che essere Frozen. Anche se non mangio più le orecchiette e la frutta ha la scadenza, come i pomodori, che però messi fuori dal frigo sono sempre perfetti, tondi e rossi, disegnati da Giotto. Nonostante non esista il bidè, nonostante tutto venga cotto al microonde, persino il latte per la colazione, anche se non puoi disegnare sui soldi perché c'è l'immagine della regina o non puoi dire le bad word in casa o non puoi permetterti di bere acqua in bottiglia perché si va di tea o mango juice o qualsiasi altro juice e anche se per cuocere la pasta non si aspetta che l'acqua bolla ma la si getta insieme e si aspetta un tempo indefinito e non si guarda mai la scadenza dei prodotti e si ha la dispensa con alimenti scaduti quando avevo vent'anni, be' nonostante tutte queste assurdità e cose che ormai per me sono normali ma che di normale non hanno nulla, come cambiare il pannolino alla bimba sulla moquette o stendere i vestiti alle porte, io qui sto bene, mi sento bene e per la prima volta non ho tutta l'ansia, lo stress e i problemi che ti gonfiano la testa e gli occhi in Italia. Perché se esiste un popolo che non conosce problemi è quello inglese. Per loro la vita è leggera, non soffrono lo stress e sono sempre sereni, calmi e in ordine. Ovviamente, dalle mie parti, dove gli inglesi puoi incontrarli ancora e non in quel di Londra dove di inglese è rimasta solo la Regina!

Lol

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